lunedì 25 agosto 2008

Solar Energy: japanese big firms run to Europe. New deal for 2009 in Spain and Germany


Taking advantage of financial incentives for solar power generation, Japanese trading houses are stepping up investments in photovoltaic projects in Spain and elsewhere in Europe.

By investing in the fast-growing field in Europe, they hope to see the solar power business become a main source of long-term earnings, according to officials.

In late July, Mitsui & Co. acquired all the stock of photovoltaic power project companies in Catalonia, Spain, with a current capacity of 100 kilowatts peak (kWp).

The acquisition was made through IPM Eagle LLP, an investment firm based in Britain in which Mitsui has a 30-percent stake.

Upon completion of additional facilities, the total capacity will soon be 1,460 kWp, enough to supply electricity to 380 households.

Sumitomo Corp. also announced in May it had launched a solar power project on Spain's Canary Islands with a projected output of 9,000 kWp.

The total cost is estimated at 8.5 billion yen and power generation will start later this year.

Meanwhile, Itochu Corp. acquired a 10-percent stake in Scatec Solar AS of Norway, which develops solar power generation facilities, for 1.3 billion yen in May.

It will build major solar parks in Germany, the Czech Republic and elsewhere with target sales set at 130,000 kilowatts per year by 2010.

The government of Japan is also planning to establish a sovereign wealth fund in fiscal 2009 that would place priority on innovative technologies using new energy sources and natural resources, government sources said Saturday.

Amid surging prices of crude oil and other resources, the fund--tentatively named Innovation Sozo Kiko--will invest mainly in solar power generation, wind power generation, fuel cells, and other new energy technologies and natural resources.

The government is aiming to prevent excessive outflows of national wealth to countries rich in natural resources, and to build a mid- and long-term base for future economic growth.

The government hopes these new policies will transform the economy into one that functions on drastically reduced resource consumption.

Initially, the government saw the fund as an entity to buy up dormant patents owned by companies and universities, aiming to use them to produce high-value-added goods across a wide range of industries.

But the government shifted to a policy that concentrates on certain specific purposes due to a recent surge in prices of various natural resources.

Among its practical investment targets, the government is considering a project to collect and pool technologies from major manufacturers, emerging companies, universities and other research institutes that can lead to the production of innovative fuel cell technologies.

In the solar power-generation field, the fund would help companies select and concentrate on promising business projects.


Sources: Asahi.com

Yomiuri Shinbun



ITALIAN VERSION - BUSINESS ANALYSIS - ASIAN STUDIES GROUP RESEARCH 

Il rilancio sulla questione energetica è da ricondurre in prima battuta ad una dichiarazione del governo giapponese durante lo svolgersi del G8 lo scorso luglio e che arrivò a confermare l'avvio di un piano di tagli fiscali al settore e di agevolazione all'accesso delle materie prime a favore delle aziende. Un progetto che a partire dal 2009 permetterà gradualmente l'abbassamento dei costi per l'installazione di impianti solari foto-voltaici e termici anche per le abitazioni private. 

L'obiettivo è ambizioso e mira ad accumulare nella produzione di energie rinnovabili una quota del 3% del consumo energetico nazionale già entro il 2014. Uno dei punti di forza della progettualità governativa giapponese è data sicuramente dall'osmotica reazione del mondo dell'imprenditoria e del business, anche nella veste più bassamente pubblicitaria, ed ecco perciò seguire alla dichiarazione ministeriale sul taglio fiscale, l'inaugurazione della prima casa ecologica: computer e condizionatori alimentati ad energia solare, acqua riscaldata da pannelli termici, turbine a sfruttamento eolico per l'illuminazione, automobile elettrica e robot umanoidi come inquilini.  

Una dimostrazione d'avanguardia oppure semplice retorica? la risposta ancora non è data ma può essere abbozzata da quanto diffuso dalla stampa nazionale durante queste settimane estive: importanti aziende giapponesi operanti nel settore foto-voltaico hanno scelto l'Europa come terreno di progettazione, sviluppo e valorizzazione delle avanguardie produttive. Una vetrina che permetterà loro un balzo sul mercato europeo ed internazionale probabilmente ancora più rapido.

Il primo passo viene fatto già da Mitsui & Co già ai primi di agosto, con l'acquisizione dei progetti di sviluppo sul settore foto voltaico messi in atto da diverse imprese della Catalonia. L'operazione è stata mediata dalla IPM Eagle LLP, una società di investimenti con sede in UK e di cui Mitsui detiene il 30% delle azioni. Il progetto mira alla presa di possesso da parte del gruppo giapponese di strutture in grado di fornire già da subito 1,460 KWp, sufficienti per soddisfare il fabbisogno di quasi 400 unità abitative. Un buon punto di partenza per un progetto gestito da MItsui in Spagna.

Sempre sulla Spagna rientrano poi altri investimenti messi a punto da Sumitomo Corp, proprio sullo stretto delle Isole Canarie, per un ammontare di ben 8,5 miliardi di yen, atti a garantire uno sfruttamento energetico di 9.000 kWp. La fase iniziale del progetto verrà avviata già alla fine dell'anno.  Itochu Corp. ha acquisito poi il 10% della Scatec Solar AS, in cui partirà dal 2009 un investimento di 1,3 miliardi di yen per lo sviluppo sul solare. Tale progetto prevede la creazione iniziale in Germania di uno dei più grandi parchi solari e continuerà successivamente in Repubblica Ceca, con l'obiettivo di inserire sul mercato ben 130.000 kilowatts all'anno a partire dal 2010. Il dialogo è reso ancora più intenso da nuove forme di agevolazione fiscale e di sostegno ai progetti che la comunità europea e la Spagna in particolare hanno perfezionato recentemente. 

Di oggi è poi la notizia pubblicata sul Yomiuri Shinbun dello stanziamento da parte del governo giapponese di un fondo di circa 200 miliardi di yen e rivolto a ricerca, enti e università operanti nel settore "Eco-tech" a partire dall'anno fiscale 2009. Un budget che sarà accessibile in gran parte anche a società private e ad investitori stranieri che decideranno di operare produttivamente a sostegno delle tecnologie che favoriscano lo sfruttamento delle energie rinnovabili
ASG - Research Staff Member & Coordinator

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